Archivio Febbraio 2011

Neutralità della rete e libertà

Neutralità della rete e libertà
di Nicola Mattina il 21 febbraio 2011

In questi giorni si discute della decisione di Telecom Italia di modificare le condizioni contrattuali di Alice Adsl per introdurre la possibilità impedire o rallentare alcuni tipi di traffico; limitazioni che sono già presenti della maggior parte dei profili dati di Vodafone [update: sono molto gli Isp – soprattutto mobili – che prevedono limitazioni al traffico p2p e al Voip].

Io sono un convinto sostenitore della net neutrality e quindi voglio cogliere l’occasione per sottolineare perché la neutralità della rete è un principio che va protetto.

Premetto che non ho dubbi che vi siamo valide motivazioni tecniche ed economiche e che in alcune aree d’Italia l’infrastruttura non sia adeguata come spiega Stefano Quintarelli in questa chiacchierata con Massimo Mantellini pubblicata su Eraclito:
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Tuttavia, la neutralità della rete è soprattutto un principio di libertà e proteggerlo significa salvaguardare un diritto civile fondamentale: la libertà di espressione.

Oggi, in assenza di norme che sanciscano chiaramente che la rete deve essere neutrale, siamo costretti ad accettare clausole contrattuali unilaterali in base alle quali un internet service provider può ispezionare il nostro traffico dati e imporre delle limitazioni perché non c’è abbastanza banda. Domani, potrebbero spiegarci che è necessario accettare delle limitazioni al traffico generato da certi contenuti perché non sono remunerativi, ossia perché non sono prodotti con un criterio economico, ma solo per gioco, divertimento, per la voglia di condividere qualcosa di bello o utile con altri. Non voglio immaginare che in Italia siano possibili scenari più foschi, in cui si limiti la circolazione delle opinioni perché sgradite a governi o aziende.

In venti anni, la Rete ha dimostrato di essere un fondamentale abilitatore di cambiamento sociale e tutti abbiamo sotto gli occhi quello che sta accadendo in questi giorni nell’area del Magreb, dove dittature ventennali sono in via disfacimento anche grazie alla facilità con cui i cittadini riescono a dialogare tra di loro e ad organizzarsi. Internet è uno strumento di libertà e sono convinto che la capacità di far circolare qualsiasi tipo di informazione e opinione vada gelosamente protetto.

Non è vero, come sostengono Massimo e Stefano nel video, che l’espressione net neutrality è vaga e che ha talmente tante accezioni che occorre contestualizzarla. Basta leggere la voce su Wikipedia:

Citazione
Tim Wu: «La network neutrality è definita nel modo migliore come un principio di progettazione. L’idea è che una rete informativa pubblica massimamente utile aspiri a trattare tutti i contenuti, siti, e piattaforme allo stesso modo. Ciò permette alla rete di trasportare ogni forma di informazione e di supportare ogni tipo di applicazione. Il principio suggerisce che le reti informative abbiano maggior valore quando è minore la loro specializzazione – quando sono una piattaforma per usi diversi, presenti e futuri.»

Tim Berners-Lee: «Quando ho progettato il Web non ho avuto bisogno di chiedere il permesso a nessuno. Le nuove applicazioni arrivavano sul mercato già esistente di Internet senza modificarlo. Allora provai a rendere la tecnologia del web una piattaforma al contempo universale e neutrale, e ancora oggi moltissime persone lavorano duramente con questo scopo. Il web non deve assolutamente discriminare sulla base di hardware particolare, software, rete sottostante, lingua, cultura, handicap o tipologia di dati.»

Susan Crawford: «Lo strato di trasporto di Internet non dovrebbe essere modellato in accordo con applicazioni particolari ma dovrebbe fornire solo il servizio di trasporto basilare dei pacchetti IP, nella modalità cosiddetta “first come, first served”, sul modello della tecnologia originale di Internet, creata nei primi anni ’70. La discriminazione nella consegna dei pacchetti sulla base del tipo di traffico (tra cui le pratiche che vanno sotto il nome di “quality of service”), rappresenta invece una forma di non neutralità.»

Google: «La network neutrality è il principio per cui gli utenti di internet dovrebbero avere il controllo su cosa possono vedere e quali applicazioni vogliono usare su internet.»

Per non dire del sito NNSquad, che non fa nascere alcun dubbio sull’esatto significato dell’espressione:

Citazione
La neutralità della rete è uno dei principi fondamentali di internet ed è necessaria sia per la sua libertà sia per il suo buon funzionamento tecnico ed economico. In sintesi, consiste nel principio secondo cui i fornitori di connettività (ISP) e gli altri operatori della rete devono occuparsi di trasportare le comunicazioni degli utenti fino a destinazione senza discriminarle, ossia senza privilegiare o al contrario filtrare (rallentare) alcune applicazioni o alcuni contenuti in base alle loro convenienze.

I distinguo, le precisazioni, le eccezioni, i sofismi sono tattiche da avvocati e comunicatori, gli stessi che definiscono “utilizzatore finale” un signore che va a puttane. In passato, Massimo ebbe modo di stigmatizzarle duramente scrivendo autorevolmente a proposito dell’accordo Google-Verizon:

La prima nostra grande delusione verso Google è in fondo questo giocare con gli aggettivi, saltellando allegramente fra rete “neutrale” e “aperta”, accettando definitivamente (e in questo credo che Eric Schmidt, un CEO molto molto lontano da qualsiasi idea di etica hacker, abbia contato molto) di essere come tutti gli altri, cattivi esattamente come gli altri, anche nella relazione con i propri utenti. Di considerare come tollerabile una comunicazione doppia, allusiva, fuorviante e in ultima analisi offensiva: che è poi la regola aurea, da anni, della comunicazione fra grandi aziende e propri bizzosi adepti.

Le ragioni dell’economia sono importanti, ma non possono prevalere su quelle della politica, laddove per politica ovviamente intendiamo l’amministrazione della polis per il bene di tutti e la presenza di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini hanno diritto di partecipare alla pari.

Update. Per completezza di informazione, in questo articolo di Alessandro Longo e in questo commento di Salvo Mizzi si spiegano con maggiori dettagli le limitazioni che saranno adottate da Telecom Italia. In quest pagina, invece, l’azienda indicherà quali saranno le aree che potranno essere interessate dai filtri. Ovviamente non si può che plaudire lo sforzo di essere trasparenti.

Source: Neutralità della rete e libertà

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Death Race 2 (Reiné, 2011)

Death Race 2

Un film di di Roel Reiné. Con Con Sean Bean, Danny Trejo, Frederick Koehler, Ving Rhames, Luke Goss.
Azione. USA 2011.

Trama: Death Race 2 si svolge in un futuro molto vicino, quando l’economia degli Stati Uniti inizia a declinare e la criminalità violenta inizia la sua spirale fuori controllo. Per contenere la crescita della popolazione criminale, una vasta rete di fini di lucro, nuove prigioni private, la creazione di una sottocultura senza leggi governata da bande criminali, assassini a sangue freddo e sociopatici. La peggiore di queste carceri è Terminal Island. Il poliziotto-killer Carl Lucas arriva sull’isola a servire la sua condanna a vita mentre uno spietato e ambizioso personaggio televisivo September Jones lancia il suo ultimo reality show, Death Race. Un brutale derby di demolizione sul cortile della prigione in cui i prigionieri vengono contrapposti gli uni contro gli altri in veicoli pesantemente armati e in acciaio rinforzato, Death Race offre al vincitore il premio finale: la libertà – se si può sopravvivere a goderne. Quando Lucas aderisce per essere un pilota, il palco è pronto per la nascita di un pilota leggendario.
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Innocenti Bugie (James Mangold, 2010)

Innocenti Bugie - Extended Cut

Un film di di James Mangold. Con Tom Cruise, Cameron Diaz, Peter Sarsgaard, Jordi Mollà, Viola Davis.
Azione. USA 2010.

Trama: All’aeroporto di Wichita, Kansas, il misterioso Roy Miller si scontra con la bionda June Havens in attesa di prendere un aereo diretto a Boston. Sul volo, June resta estremamente colpita dalla fascinosa prestanza di Roy, finché non scopre che l’uomo ha ucciso tutti i passeggeri dell’aereo, compresi hostess, steward e piloti. Dopo un atterraggio di fortuna in mezzo a un campo di granturco, Roy comunica a June che i federali verranno presto a cercarla e che lei dovrà negare di averlo conosciuto. Da quel momento, June si trova coinvolta in un intrigo internazionale che coinvolge l’FBI e un ricco criminale spagnolo, tutti intenti a recuperare una nuova sorgente di energia perpetua: lo Zefiro.-
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Parlamentari bipartisan contro AGCOM

TNT blogTNT blogL’iniziativa sito non raggiungibile ha già sortito il primo effetto positivo. Depositata una interpellanza urgente, promossa dal deputato Roberto Cassinelli (PdL), sottoscritta da altri 45 parlamentari del PdL, PD, UdC, FLI e Lega Nord, contro l’ipotesi di un’autonoma discrezionalità di AGCOM nella decisione di inibire l’accesso ad alcuni siti web e per chiedere che di queste cose, così come di una più ampia revisione della disciplina del diritto d’autore, se ne occupi il Parlamento. Anche al Senato un documento simile dovrebbe presto essere presentato sotto la forma di una mozione.

L’interpellanza a prima firma Cassinelli era stata inizialmente presentata come mozione e doveva essere depositata contemporaneamente al Senato su iniziativa di Emma Bonino, purtroppo l’ufficio legislativo Camera ha rifiutato la formulazione perché il Parlamento non può chiedere al Governo di imporre qualcosa ad una Autorità amministrativa indipendente. L’onorevole Cassinelli ha quindi deciso di modificare il testo e di farne un interpellanza urgente, per il senato sono invece in corso consultazioni per rendere recepibile come mozione il documento sul quale poi i Parlamentari dovranno esprimere un voto.

Dopo le scintille che si sono prodotte nei giorni scorsi per effetto dell’articolo di Marco Pierani su hey4biz e la risposta di Mario Calderoni, lascio al comunicato dei promotori dell’iniziativa sitononraggiungibile le considerazioni su questa interpellanza.

Adiconsum

Agorà Digitale

Altroconsumo

Assonet-Confesercenti

Assoprovider-Confcommercio

Studio legale Sarzana e associati

COMUNICATO STAMPA

Al Parlamento le nuove regole sul Diritto d’Autore
No a regolamento AgCom

Adiconsum, Agorà digitale, Altroconsumo, Assonet-Confesercenti, Assoprovider-Confcommercio, e lo Studio legale Sarzana esprimono la loro soddisfazione e quella dei cittadini e associati in merito alla interpellanza presentata dall’Onorevole Roberto Cassinelli (PDL) insieme a 45 deputati dei maggiori schieramenti (Pdl, Lega Nord, Pd, Fli e Udc) per aver rilevato la illegittimità delle competenze che Agcom si attribuisce, soprattutto sulla base della nostra Carta Costituzionale e l’annullamento, nelle procedure proposte, dell’intervento dell’autorità giudiziaria.

Allo stesso tempo auspicano che sia il Parlamento la sede naturale di un grande dibattito pubblico alla ricerca di nuovi equilibri tra diritto d’autore e l’accesso alla conoscenza, come la stessa Autorita’ Garante auspica, scongiurando il pericolo di nuove censure“. Questo nostro appello è rivolto ai parlamentari di tutti gli schieramenti per ridare al parlamento il ruolo di interlocutore ineliminabile con la società civile, e di rispettare il principio di separazione dei poteri dello Stato”.

Le cinque associazioni e lo studio legale hanno invocato una “moratoria” sul regolamento dell’Autorita’ per le garanzie nelle comunicazioni “ sul diritto d’autore e l’accesso alla conoscenza” contro “il rischio di nuove censure”, per sollecitare la sospensione di qualsiasi iniziativa dell’Autorità per le garanzie sulle comunicazioni, relativa al diritto autore e rimandare ogni consultazione ad un momento successivo all’approvazione parlamentare di una nuova normativa in materia.

La lettera aperta ha raccolto quasi 4.000 adesioni su sitononraggiungibile.e-policy.it e diverse personalità autorevoli, tra le quali il giurista Stefano Rodotà ed ex garante della Privacy.

Le associazioni hanno chiesto che “nessuna nuova regolamentazione sia adottata fino a che il parlamento non riuscira’ ad essere sede di un grande dibattito pubblico alla ricerca di nuovi equilibri tra diritto d’autore e l’accesso alla conoscenza, come la stessa Autorita’ Garante auspica, scongiurando il pericolo di nuove censure”. L’appello è rivolto ai parlamentari di tutti gli schieramenti per ridare al parlamento il ruolo di interlocutore ineliminabile con la societa’ civile, e di rispettare il principio di separazione dei poteri dello Stato”.

Infatti, le due Camere hanno già all’esame alcune proposte di legge di iniziativa parlamentare che, in termini diversi, mirano a modificare tale normativa (C. 185, 1506, 1575, 2427, 2525, S. 590, 1757).

Si considera “necessario ed urgente un esame delle succitate proposte di legge al fine di realizzare quanto prima una organica riforma della materia che tenga conto delle esigenze poste dal progresso e della necessità di non contrastare il naturale percorso di evoluzione dei costumi degli utenti”.

Con la delibera n. 668/10/CONS del 17 dicembre 2010, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha avviato una «Consultazione pubblica su lineamenti di provvedimento concernente l’esercizio delle competenze dell’Autorità nell’attività di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica», ma tale competenza in materia di tutela del diritto d’autore non è peraltro attribuito esplicitamente assegnata dalla legge istitutiva n. 249 del 31 luglio 1997.

L’allegato «B» alla menzionata delibera contiene i «lineamenti di provvedimento» su cui si è avviata la consultazione pubblica, all’interno dei quali sono ipotizzate, fra le altre cose, “nuove modalità di contrasto alla pirateria che lascerebbero all’arbitrio dell’Autorità la decisione in merito all’«inibizione del sito web» «i cui server siano localizzati al di fuori dei confini nazionali».

“La tutela costituzionale che garantisce la libertà di comunicazione e di manifestazione del pensiero impone quantomeno una riflessione sull’opportunità e la legittimità di affidare ad un ente amministrativo indipendente, e non all’autorità giudiziaria, una tale prerogativa“.

“Anche alla luce dell’interesse che l’opinione pubblica ha dimostrato di nutrire nei confronti della questione, si ritiene che la sede naturale del relativo dibattito sia quella parlamentare, ove la previsione di nuove modalità di contrasto alla pirateria potrà essere contestualizzata nella già invocata riforma del diritto d’autore”.

Per completezza di informazione inseriamo anche il comunicato integrale dell’ufficio stampa dell’onorevole Cassinelli

INTERNET, CASSINELLI (PDL): SU TUTELA COPYRIGHT DECIDA PARLAMENTO

Il deputato ha presentato una interpellanza urgente, sottoscritta da 45 parlamentari di Pdl, Lega Nord, Pd, Fli e Udc, nella quale chiede che l’Agcom sospenda ogni iniziativa relativa al contrasto alla pirateria on-line in attesa dell’approvazione di una organica riforma del diritto d’autore. “La normativa vigente è obsoleta – afferma Cassinelli – e non si concilia con le nuove esigenze poste dalla rete. I provvedimenti ai quali sta lavorando l’Agcom non sono perciò in linea con l’evoluzione tecnologica e rischiano di minare la libertà di comunicazione ed espressione del pensiero affidando ad un ente amministrativo la possibilità di oscurare interi siti web”.

“In Parlamento giacciono diverse proposte di modifica alla disciplina del diritto d’autore: esaminiamole ed aggiorniamo la materia. Poi valuteremo quali strumenti introdurre a protezione del copyright”. L’on. Roberto Cassinelli (Pdl) sintetizza così i contenuti dell’interpellanza urgente che ha presentato quest’oggi a Montecitorio, con l’adesione di 45 colleghi di maggioranza e opposizioni. L’interpellanza punta l’indice verso i “lineamenti di provvedimento” sui quali l’Agcom ha aperto una consultazione con la delibera n. 668/10/CONS: “all’interno dei lineamenti – afferma Cassinelli – sono ipotizzate modalità di contrasto alla pirateria che consentirebbero all’Agcom di oscurare i siti web allocati su server stranieri, senza alcun provvedimento dell’autorità giudiziaria”. “Si tratterebbe di affidare all’arbitrio di una autorità amministrativa una decisione che va ad incidere su diritti costituzionalmente garantiti come la libertà di comunicazione e di espressione del pensiero”, ragiona ancora Cassinelli, che aggiunge: “è evidente che una previsione del genere, che personalmente considero irricevibile, va in ogni caso affidata alla valutazione del Parlamento e non può essere lasciata nelle mani di una autorità sulla cui competenza in materia, peraltro, nutro profonde perplessità”. Cassinelli, pertanto, chiede una sospensione dell’esame dei “lineamenti di provvedimento” ed una rapida discussione parlamentare sulla riforma del diritto d’autore “affinché si possa aggiornare una disciplina vetusta – conclude il deputato – conciliandola con le esigenze del tempo ed attuando gli strumenti più consoni ad arginarne le violazioni. Senza però mettere a repentaglio la libertà d’espressione che è tutelata dalla nostra Costituzione e rappresenta l’elemento che più ha contribuito a rendere la rete uno strumento meravigliosamente democratico”.

I deputati firmatari: Cassinelli, Abrignani, Ascierto, Baccini, Bergamini, Bernini Bovicelli, Biasotti, Bonino, Calearo Ciman, Castiello, Ceccacci Rubino, Ciccioli, Concia, Costa, Della Vedova, Di Caterina, Di Centa, Di Staso, Faenzi, Gregorio Fontana, Frassinetti, Garofalo, La Loggia, Laboccetta, Landolfi, Malgieri, Mannucci, Marinello, Muro, Nicolucci, Orsini, Palmieri, Paniz, Papa, Parisi, Pecorella, Pescante, Pianetta, Rao, Russo, Savino, Scandroglio, Taddei, Torrisi, Vitali e Zacchera.

Fonte: http://blog.tntvillage.scambioetico.org/?p=7517

Licenza CC: http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/2.5/it/

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Fratelli in erba (Nelson, 2009)

Fratelli in erba

Un film di di Tim Blake Nelson. Con Edward Norton, Keri Russell, Richard Dreyfuss, Susan Sarandon, Josh Pais.
Commedia. USA 2009.

Trama: I fratelli Kincaid sono due, Bill e Brady (entrambi interpretati da Edward Norton), gemelli assolutamente indistinguibili ma solo per quel che riguarda l’aspetto fisico. Infatti mentre uno è scappato dalla cittadina di provincia in cui sono nati, ha duramente rimosso il forte accento ed è diventato professore universitario di filosofia antica, l’altro ha conservato sia il luogo di residenza che l’accento (di cui non c’è ovviamente traccia nell’edizione italiana che appiattisce qualsiasi differenza linguistica al pari del lavoro fatto da Norton per rimarcarle) e ora ha messo in piedi una florida coltivazione di marijuana e il relativo commercio illegale. Le loro vite tornano ad incrociarsi quando il secondo richiama il primo nel paese natale inscenando la propria morte. Il vero obiettivo è convincerlo a sostituirsi a lui per un giorno, in modo da avere un alibi perfetto per il crimine che ha in mente di commettere.
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The Horde (Dahan | Rocher, 2009)

The Horde

Un film di di Yannick Dahan, Benjamin Rocher. Con Claude Perron, Jean-Pierre Martins, Eriq Ebouaney, Aurélien Recoing, Doudou Masta.
Horror. Francia 2009.

Trama: Quando un loro compagno viene assassinato dal trafficante nigeriano Adewale, quattro poliziotti corrotti pianificano una violenta vendetta e decidono di penetrare nel suo rifugio, situato all’ultimo piano di un fatiscente edificio della banlieue parigina. Adewale intuisce l’arrivo dei poliziotti e fa fuoco per primo, uccidendo l’agente Jimenez che, una volta morto, ritorna in vita cercando di mordere i compagni. È solo l’inizio di un assedio da parte di un’orda di zombi che hanno circondato l’edificio affamati di carne umana.
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Un Aldo qualunque (Migliardi, 2002)

Un Aldo qualunque

Un film di di Dario Migliardi. Con Fabio De Luigi, Neri Marcorè, Michele Bottini, Manuela Ungaro.
Commedia. Italia 2002.

Trama: E’ il 1978, ed una giovane coppia di sposini baresi è giunta da poco a Torino. Lei, Marisa, è una poliziotta carrierista, che vive in sogno avventure criminal-sentimentali, e odia il provincialismo in cui è nata e cresciuta. Lui, Aldo, nipote di un cardinale in odore di papato, è ragioniere capo di una azienda torinese. L’incontro-scontro con Biagio, un nullafacente fuoriuscito dal PCI e in contatto con ambienti malavitosi, cambierà radicalmente la vita di Aldo, che insieme a Biagio e ad un suo amico, Caimano, progetterà un colpo per sbancare il boss delle scommesse clandestine. E’ un buco nell’acqua l’esordio nel lungometraggio del torinese Migliardi: nonostante la verve del sempre ottimo De Luigi, non va al di là di una stanca riproposizione degli stilemi classici della commedia all’italiana, con l’aggravante del maldestro tentativo di comporre un’opera socialmente impegnata. Già visto, e meglio, in Ecco noi per esempio, che il ’78 lo faceva raccontare a Celentano e Pozzetto. Cameo di Omar Pedrini, leader del gruppo rock Timoria, nei panni di un prete hippie.
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Step up 3D (Chu, 2010)

Step Up 3D

Un film di di Jon Chu. Con Rick Malambri, Sharni Vinson, Alyson Stoner, Adam G. Sevani, Stephen Boss.
Musicale. USA 2010.

Trama: Moose e Camilla, ex ballerini della Maryland School of Arts, arrivano a New York per frequentare l’università. Anziché presentarsi a lezione di ingegneria, però, il ragazzo si lascia immediatamente conquistare da un gruppo di ballerini di strada e finisce nel covo dei Pirati, la crew capitanata da Luke, che vive e si allena in un grande edificio industriale recuperato.
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