Archivio Febbraio 2011

Telecom limita il P2P

Scritto da mirko

Una notizia che farà infuriare il pubblico amante del peer to peer, si tratta l’ennesima notizia di applicazione di filtri anti p2p da parte di un grande provide. I filtri agiscono limitando la banda ai client che si occupano di condividere file, al fine di regolamentare e preservare la disponibilità di connessione ed evitare intasamenti.

E’ ora la volta anche di Telecom Italia che limiterà le funzionalità di file sharing sulla sua gamma di prodotti Alice. Questo quanto riportato dalle nuove Condizioni Generali di Contratto dell’offerta adsl di Telecom Italia che diverranno effettive a partire da marzo. Telecom ha tenuto necessario l’applicazione per preservare la ualità della rete e ha fatto sapere però che i filtri  di tipo dinamico, cioè entrano in funzione qualora ci sia un forte decremento delle risorse di rete disponibili.

Non sorprenderebbe che tutti gli altri operatori seguissero la strada dell’ex monopolista, anche se esiste la possibilità che invece anche a livello commerciale si punti ad una differenziazione tra offerte con o senza blocchi, questo a vantaggio della concorrenza.

Fonte: http://www.pianetatech.it/p2p-download/notizie/telecom-limita-il-p2p.html

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The new daughter (Berdejo, 2008)

The New Daughter

Un film di Luis Berdejo. Con Kevin Costner, Ivana Baquero, Samantha Mathis.
Horror. USA 2008.

Trama: Un padre, di professione scrittore, recentemente divorziato, sceglie di spostarsi in una cittadina rurale del South Carolina per cercare di dimenticare la vecchia relazione e ripartire. Con lui i suoi due figli, il giovane Sam e Louisa. La ragazza inizia ad avere dei disturbi comportamentali, lontani dai normali problemi legati all’adolescenza…Disturbi di cui non si riesce a comprendere l’origine…
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Amore a mille… miglia (Burstein, 2010)

Amore a mille... miglia

Un film di di Nanette Burstein. Con Drew Barrymore, Justin Long, Charlie Day, Jason Sudeikis, Christina Applegate.
Commedia. USA 2010.

Trama: New York, giorni nostri. In un pub chiassoso che profuma di birra e che ha come massimo divertimento una partita al videogame “Centripete”, si forma la coppia di Garrett ed Erin: lui è un insoddisfatto produttore musicale, single da appena un giorno, che voleva sfogare la sua tristezza al bar con i suoi due strani migliori amici Box e Dan; lei è una stagista aspirante giornalista alla ricerca disperata di un posto fisso per poter cominciare finalmente una vita indipendente, con grande ritardo nella tabella di marcia proprio perché ha dovuto rinunciare a tutto per l’ennesimo grande amore, rivelatosi poi un enorme buco nell’acqua. Si scontrano, si piacciono e scoprono di avere ancora voglia di amoreggiare, di fare sesso da sogno e di provare tutti quei piacevoli stati d’animo in cui riescono a entrare solo quando stanno l’uno con l’altra. Ma la loro storia dovrebbe essere destinata a durare solo sei mesi, visto che Erin, concluso il suo apprendistato in un quotidiano, deve tornare a San Francisco, a casa della sorella. Al termine di questo lasso di tempo, decisamente innamorati pazzi, decidono di proseguire la loro storia d’amore oltre i limiti geografici. Ma una relazione può sopravvivere da costa a costa, in barba alle lunghe distanze, nonostante l’onnipresenza dei nuovi mezzi di comunicazione, surrogando magari il sesso vero con il sesso telefonico e le conversazioni in un ristorantino con quelle in videochat? Ma soprattutto può essere definita una relazione?
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Un coniglio speciale (Landon Jr, 2007)

Un coniglio speciale

Un film di di Michael Landon Jr. Con Jane Seymour, Tom Skerritt, Ellen Burstyn, Matthew Harbour, Kevin Jubinville, Una Kay.
Animazione. USA 2007.

Trama: Un adolescente solitario supera le incomprensioni col distaccato padre e con la severa nonna grazie all’aiuto di un coniglio di peluche che sogna di diventare un animale in carne ed ossa.
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Diritto d’autore nell’era digitale. Gli aspetti sociologici in un questionario da compilare

Parte con questo articolo una collaborazione con Yanfry, si occuperò di pubblicare su questo blog post riguardanti la libertà della rete, la censura e le notizie sul p2p, grazie mille di questo lavoro!

Articolo di Simone Aliprandi *
11 febbraio 2011 19:05

“Il diritto d’autore nell’era digitale: comportamenti, percezione sociale e livello di consapevolezza”. Un questionario per indagare alcuni aspetti sociologici relativamente al diritto d’autore nell’era digitale: i comportamenti più comuni degli utenti, la percezione sociale del fenomeno e il livello di consapevolezza delle principali problematiche.
Perché e come?

La nostra vita digitalizzata
Fino a pochi anni fa, prima dell’avvento delle tecnologie digitali e di Internet come fenomeno di massa, il diritto d’autore era una materia di stretta competenza degli “addetti ai lavori”: editori, autori professionisti, avvocati, agenzie, case produttrici…
Nel giro di poco tempo tutti noi ci siamo trovati fra le mani “aggeggi” anche relativamente economici capaci di copiare, modificare e diffondere opere creative di qualsiasi tipo: filmati, musiche, testi, immagini… L’uso di questi nuovi device (siano essi computer, palmari, smartphone), specie se interconnessi alla rete, diventa qualcosa di rivoluzionario per i modelli di distribuzione delle opere tutelate dal diritto d’autore. Tutti diventiamo potenziali creatori, copiatori, rielaboratori e ridistributori di materiali creati da noi stessi ma anche e sopratutto di materiali creati da altri e di cui altri detengono i diritti d’autore.
Queste azioni sono diventate ormai parte della nostra vita quotidiana; si sta addirittura affermando una nuova generazione (i cosiddetti nativi digitali) di persone che sono nate e cresciute con queste nuove prassi nel DNA e che non riescono nemmeno ad immaginare un mondo analogico, fatto di dischi in vinile e di compilation musicali su cassette magnetiche realizzate registrando i brani dalla radio.

Il diritto d’autore non più per addetti ai lavori
Proprio in questo contesto il tema del diritto d’autore è uscito dalla nicchia degli addetti ai lavori diventando argomento di discussione in mailing list, forum, gruppi, social network e oggetto di gran moda per eventi, conferenze e dibattiti pubblici, spesso frequentati da semplici utenti di Internet che si sentono incuriositi dal tema e in qualche modo chiamati in causa (proprio sulla scia delle nuove forme di distribuzione dei contenuti creativi che abbiamo descritto sopra).

Cosa pensa la grande massa?
Svolgendo attività di divulgazione e formazione proprio in quel campo, mi sono spesso trovato a percepire la discrasia fra il livello di complessità delle tematiche emerse negli ultimi anni in materia di diritto d’autore e il livello di consapevolezza su di esse da parte degli utenti comuni di Internet e delle nuove tecnologie. Libri, articoli e atti di convegni sono stati pubblicati a firma di illustri studiosi… ma poi la grande massa degli utenti, che appunto non ha necessariamente un background giuridico e tecnico alle spalle, che cosa ne pensa veramente? Mai nessuno se n’è preoccupato seriamente, se non per fare ricerche di mercato volte a misurare i comportamenti dei consumatori di contenuti creativi.

La Rete non é usata solo a fini commerciali
Io tuttavia non credo che si possa sempre parlare di “consumatori”. Accedere alla rete per cercare e condividere contenuti creativi non è necessariamente un’attività con una connotazione commerciale.

Il questionario
Per la mia tesi di dottorato ho dunque progettato una ricerca mirata ad indagare proprio questi aspetti; si intitola “Il diritto d’autore nell’era digitale: comportamenti, percezione sociale e livello di consapevolezza” e si presenta come un questionario con domande a risposta multipla da compilare in forma anonima da qualsiasi computer connesso alla rete.
La notizia di questo questionario è stata diffusa fin dall’inizio di febbraio attraverso varie mailing list e social network e fin da subito la ricerca ha riscosso un certo interesse.
Rivolgo quindi un invito alla partecipazione, compilando il questionario che si trova a questo link
Il questionario esiste in versione italiana e inglese. Per la diffusione ad amici e conoscenti, su Facebook, c’é un’apposita “like-page” da condividere.
I dati raccolti, una volta elaborati e descritti nella tesi, verranno resi pubblici e disponibili in modalità open access con una licenza copyleft, come è stato per tutte le mie altre pubblicazioni. Ciò potrà quindi fungere da base di partenza o di confronto per eventuali altre ricerche.

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Simone Aliprandi svolge da anni un’intensa attività di divulgazione nel campo del diritto delle nuove tecnologie e più nello specifico dei nuovi modelli per il diritto d’autore. Gestisce dal 2005 il progetto Copyleft-Italia.it e ha pubblicato alcune utili pubblicazioni in quel settore. Attualmente è impegnato in un’Internship presso la sede centrale di Creative Commons a San Francisco e nello stesso tempo sta concludendo un dottorato di ricerca internazionale in Società dell’Informazione presso l’Università Bicocca di Milano.

Questo articolo è rilasciato nei termini della licenza Creative Commons Attribuzione – Condividi allo stesso modo 2.5 Italia

Fonte: http://tlc.aduc.it/articolo/diritto+autore+nell+era+digitale+aspetti_18733.php

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La passione (Mazzacurati, 2010)

La Passione

Un film di Carlo Mazzacurati. Con Silvio Orlando, Cristiana Capotondi, Giuseppe Battiston, Corrado Guzzanti, Kasia Smutniak, Maria Paiato, Stefania Sandrelli, Marco Messeri, Fausto Russo Alesi, Giovanni Mascherini.
Commedia. Italia 2010.

Trama: Passati cinquant’anni, essere un regista emergente diventa un problema. Ne sa qualcosa Gianni Dubois (Silvio Orlando), che non fa un film da anni, e adesso che avrebbe la possibilità di dirigere una giovane stella della tv non riesce nemmeno a farsi venire in mente una storia. Come se non bastasse, una perdita nel suo appartamento in Toscana ha rovinato un affresco del Cinquecento nella chiesetta adiacente. Per evitare una denuncia e una pessima figura, Gianni deve accettare la bizzarra proposta del sindaco del paese: dirigere la sacra rappresentazione del venerdì santo in cambio dell’impunità. Così si ritrova a passare una settimana nella Toscana più profonda nel tentativo di mettere in piedi una specie di Via Crucis, con gli apostoli, Ponzio Pilato, la crocifissione, e un pessimo e vanitosissimo attore locale nella parte di Cristo (Corrado Guzzanti).

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Benvenuti al Sud (Miniero, 2010)

Benvenuti al Sud

Un film di di Luca Miniero. Con Claudio Bisio, Alessandro Siani, Angela Finocchiaro, Valentina Lodovini, Nando Paone.
Commedia. 102 minuti. Italia 2010.

Trama: Alberto è un mite responsabile delle poste della bassa Brianza a un passo dal tanto sospirato trasferimento nel centro di Milano. Quando gli comunicano che la promessa rilocazione gli è stata revocata per dare precedenza a un collega disabile, Alberto, per non deludere le speranze della moglie e del figlio, decide di fingersi a sua volta disabile. Durante la visita di controllo, commette però un’imprudenza e, come punizione, gli viene imposto un trasferimento in Campania, in un piccolo paese del Cilento. Per un lombardo abitudinario e pieno di preconcetti sul Sud Italia come lui, la prospettiva di vivere almeno due anni in quei luoghi rappresenta un incubo, cui si prepara con un nuovo guardaroba di vestiti leggeri e giubbotto antiproiettile.
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Un weekend da bamboccioni (Dugan 2010)

Un weekend da bamboccioni

Un film di Dennis Dugan. Con Adam Sandler, Kevin James, Chris Rock, Rob Schneider, David Spade.

Commedia. 102 minuti. USA 2010.

Trama: Trent’anni dopo il diploma, cinque amici, vecchi compagni di squadra, si riuniscono per onorare la scomparsa dell’allenatore di basket d’infanzia. Con mogli e figli, trascorrono insieme il weekend del 4 luglio nella casa sul lago dove anni prima avevano festeggiato la vittoria della squadra. Ricreando atmosfere del passato, scoprono che crescere non significa necessariamente diventare adulti
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