Archivio Marzo 2011
The Town (Affleck, 2010)
Un film di Ben Affleck. Con Ben Affleck, Rebecca Hall, Jon Hamm, Jeremy Renner, Blake Lively.
Thriller. 125 minuti. USA 2010.
Trama: Boston, quartiere di Charlestown. La carriera sportiva di Doug si interrompe presto. Amicizie sbagliate e l’eredità di un padre criminale impongono al giovane la strada della malavita. A capo di una banda di ladri, deruba i caveau delle banche più prestigiose della città. Tutto va liscio fino a quando, durante una rapina, il suo vecchio amico Jem decide di prendere in ostaggio, per poco tempo, Claire, la direttrice dell’istituto. Dopo la liberazione della ragazza, Doug la insegue per capire le sue abitudini. Appuntamenti fintamente casuali e incontri fugaci creeranno le fondamenta di un’imprevedibile storia d’amore. Almeno fino a quando le bugie non verranno svelate.
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Porky Hospital (Thomas, 2004)
Scritto da mirkul in Commedia, Demenziali, USA il 12/03/2011
Un film di Dave Thomas. Con Scott Dobbie , Peter Oldring , Pat Kelly , Viv Leacock , Ingrid Kavelaars , Jane McLean , Christine Chatelain , Lynda Boyd , Carly Pope , Dave Foley , Dave Thomas , Dan Aykroyd , Maury Chaykin , Matt Frewer , Saul Rubinek , Sue Huff.
Commedia. USA 2004.
Trama: Un nuovo gruppo di tirocinanti arriva al St. Albert’s Teaching Hospital, considerato l’ospedale con il peggior sistema sanitario del Paese, amministrato dal corrotto Dr. Cyrill Kipp. Anche i nuovi arrivati non sono da meno: Mike è stato costretto agli studi dai genitori medici, Dale è interessato solo alle infermiere, Marlon adora prendersi gioco dei compagni, e Mitzi si paga gli studi facendo lo striptease. Nell’anno di tirocinio se ne vedranno di tutti i colori…
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Un tuffo nel passato (Pink, 2010)
Un film di di Steve Pink. Con John Cusack, Rob Corddry, Craig Robinson, Clark Duke, Crispin Glover.
Commedia. Canada, USA 2010.
Trama: La pellicola segue la storia di un gruppo d’amici stanchi della propria vita: Adam è stato lasciato dalla sua ragazza, Lou è un tipo da feste con non riesce a trovare una festa, la moglie di Nick controlla ogni sua mossa e Jacob, ossessionato dai videogame non vuole lasciare la sua cantina. Dopo una folle notte d’alcool in una vasca per l’idromassaggio in una stazione sciistica, i quattro si svegliano, col mal di testa, nel 1986. Questa è la loro possibilità per dare un calcio al passato e cambiare il loro futuro – uno si troverà una nuova vita amorosa, un altro imparerà a mettere i piedi per terra con le donne, un altro troverà il suo mojo, e uno dovrà farà in modo di esiste ancora!
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T come Tigro…e tutti gli amici di Winnie The Pooh (2000)
Scritto da mirkul in Animazione, USA il 10/03/2011
Un film di Jun Falkenstein.
Animazione. 74 minuti. USA 2000.
Trama: Tigro, come sempre, sta saltellando e combinando guai e comincia a diventare insopportabile a tutti tranne che per Ro che gli è molto amico. Dopo l’ennesimo disastro, Tigro viene compatito da Tappo e dagli amici che lo stavano aiutando a ricostruire la casa di Ih-oh. Lui si rattrista: non trova nessuno che lo capisca e che abbia voglia di saltellare con lui. Vedendolo triste, Ro chiede a Tigro se avesse una famiglia tutta sua, cosa a cui non aveva mai pensato prima. Allora Tigro decide di rintracciarla, così che possa sentirsi davvero in compagnia dei suoi simili. Sotto (frainteso) consiglio di Uffa, comincia a cercare il suo albero genealogico tra i mille alberi del Bosco dei Cento Acri e senza risultati prova a scrivere una lettera. Ma la lettera, benché Tigro sia rimasto per giorni ad aspettare una risposta, non viene ricevuta da nessuno e pensa infine di non aver mai posseduto una vera famiglia. Così, gli amici di Tigro, rattristiti, decidono di scrivergli una lettera, firmandola “la tua famiglia”, per farlo tornare felice. Tigro, dal testo della lettera, crede che la sua famiglia abbia intenzione di venirlo a trovare, e in casa organizza una grande festa per ospitarla. Ro, per farlo ancora più felice e per non rischiare di smascherare la vera provenienza della lettera, ha un’idea: tutti gli amici si sarebbero duvuti travestire da tigri per fingere di essere la sua famiglia. La serata finisce quando a Ro cade la maschera e Tigro scopre che sono solo dei travestimenti. Deluso, si avvia in mezzo alla neve per cercare la sua vera famiglia e, dopo una lunga fuga nella tormenta, trova un immenso albero a strisce che crede possa essere il proprio albero genealogico. Dopo che tutti i suoi amici sono andati a cercarlo nel bosco per convincerlo a tornare a casa e dopo averlo salvato da una slavina, Tigro capisce che sono loro la sua vera famiglia.
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10 ragazze (Bernardi, 2010)
Un film di Tessa Bernardi. Con Alessandro Paci, Alessio Nonfanti, Graziano Salvadori.
Commedia. Italia 2010.
Trama: Due comici famosi caduti in disgrazia incontrano un tipo che si presenta come un grande produttore offrendo loro un affare da 500.000 euro: devono presentare delle sfilate di moda in modo comico; per farlo devono scegliere 10 modelle; le scelgono, ma alla partenza, quando vanno a prendere l’anticipo, il produttore è stato arrestato; alle ragazze inventano che fanno parte del reality show “10 ragazze” e con questa scusa le portano in giro nelle sagre paesane e fanno loro fare di tutto, le cameriere, lavori in agriturismo e in fattoria. Le ragazze credono che siano le prove della trasmissione…
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L’immortale (Berry, 2010)
Un film di di Richard Berry. Con Jean Reno, Kad Mérad, Jean-Pierre Darroussin, Marina Foïs, Richard Berry.
Poliziesco. Francia 2010.
Trama: Charles Matteï è in auto, gioca con suo figlio e il cane ascoltando Pavarotti. Lascia il suo bambino a un angolo e va a parcheggiare fiero della sua nuova vita, ma il suono di “e lucevan le stelle” si confonde con quello del suo passato: 22 colpi di mitra che lo crivellano ferocemente. Ma non morirà. Comincia così la storia de L’Immortale.
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La leggerezza del software, la poesia e il fair use
Scritto da yanfry freenet in Libertà di Internet il 08/03/2011
Nell’estate del 1985 Italo Calvino, in una delle sue Lezioni americane, scriveva una pagina meravigliosa sul software e la sua leggerezza.
“E’ vero che il software non potrebbe esercitare i poteri della sua leggerezza se non mediante la pesantezza del hardware; ma è il software che comanda, che agisce sul mondo esterno e sulle macchine, le quali esistono solo in funzione del software, si evolvono in modo d’elaborare programmi sempre più complessi. La seconda rivoluzione industriale non si presenta come la prima con immagini schiaccianti quali presse di laminatoi o colate d’acciaio, ma come i bits d’un flusso d’informazione che corre sui circuiti sotto forma d’impulsi elettronici. Le macchine di ferro ci sono sempre, ma obbediscono ai bits senza peso” (Italo Calvino, Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio, Oscar Mondadori, 1993, pag. 12).
Io posso trascrivere questo brano, perchè il primo comma dell’art. 70 della Legge 633/1941 dice che “Il riassunto, la citazione o la riproduzione di brani o di parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi se effettuati per uso di critica o di discussione, nei limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera”.
Potrei citare una brano anche più lungo, e anche di più pagine, mentre non posso trascrivere una poesia di Wisława Szymborska di mezza pagina, perché non è un brano o parte di opera ma un’opera intera.
Negli Stati Uniti, probabilmente, la situazione sarebbe diversa (ma forse non potrei comunque trascrivere le mie poesie preferite), perché le eccezioni e limitazioni, disciplinate nell’UE dall’art. 5 della Direttiva 2001/29 e dalle norme nazionali di attuazione, sono regolate dalla fair use doctrine, sviluppata dalla giurisprudenza e codificata nella Sect. 107 dello U.S. Code (17 U.S.C. 107).
In breve, il fair use è la facoltà di usare opere protette da copyright senza il permesso del titolare, quando ricorrono alcune condizioni. Questi quattro fattori(lo scopo e il carattere dell’uso, la natura dell’opera protetta, la quantità dell’opera usata e la sua importanza rispetto all’opera protetta, l’effetto dell’uso sul mercato potenziale dell’opera protetta) sono codificati nella legge ma sono precisati dalla giurisprudenza.
Secondo il Primo Ministro britannico, David Cameron, il fair use rende il copyright law nordamericano più avanzato di quello europeo e più adeguato a regolare i rapporti in ambiente digitale. In effetti le tecnologie del 2001, l’anno della Direttiva sull’armonizzazione del diritto d’autore nella società dell’informazione, non erano quelle di oggi.
L’intervento di Cameron non è il primo, ma è particolarmente significativo, sia per l’autorevolezza della fonte, sia perché arriva al momento giusto. Mr. Cameron ha lanciato uno studio sulla proprietà intellettuale che in sei mesi dovrà indicare come le riforme in materia di PI possano promuovere l’innovazione, la crescita economica e l’impresa. Non è la prima volta che il Governo britannico lancia un’iniziativa, visto che nel dicembre 2006 era già stato pubblicato uno studio sulla proprietà intellettuale.
Vedremo gli sviluppi…
Source: La leggerezza del software, la… il fair use « IP in Florence
Uomini di Dio (Beauvois, 2010)
Scritto da mirkul in Drammatico, Francia il 08/03/2011
Un film di Xavier Beauvois. Con Lambert Wilson, Michael Lonsdale, Olivier Rabourdin, Sabrina Ouazani,.
Drammatico. 120 minuti. Francia 2010.
Trama: Un monastero in mezzo alle montagne aglerine negli anni 1990… Otto monaci cristiani francesi vivono in perfetta armonia con i loro fratelli musulmani. Progressivamente la situazione cambia. La violenza e il terrore integralista si propapagano nella regione. Nonostante l’incombente minaccia che li circonda, i monaci decidono di restare al loro posto, costi quel che costi.
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